Per Federico II era semplice come bere un bicchiere d’acqua. Eppure leggendo i giornali non è sempre così: le cose appaiono, ma non sono. Non mi riferisco ad episodi particolari avvenuti in determinati momenti, ne accaduti in luoghi particolari. Come abbiamo già avuto modo di scrivere la storia la scrivono i vincitori ma non sempre la sanno scrivere, come le notizie vengono scritte dai giornali o trasmesse dai media, ma spesso non è detto che chi li controlla lo sappia fare.
Non è detto. Questo perché, come spesso avviene, il caos prevale sulla pianificazione. La prima legge di Marphy dice infatti: “Se qualcosa può andare storto, di sicuro accadrà”.
Per fortuna questo vale sia per noi che per i potenti di turno e allora vai con le gaffe dei giornalisti, le indiscrezioni imbarazzanti, le foto rubate, il gossip, ma anche v le improvvise catastrofi. Ognuno di questi eventi piccolo o grande che sia, finisce sempre per mascherare il “sistema”.
Il Re è nudo!. Ci si accorge della sua umanità, della sua debolezza e, qualche volta, anche delle sue perversione. Foto, video, e qualche volta lettere private o peggio confidenziali rimbalzano sulla rete più veloce della rete stessa. E subito smentite o comunicati del tipo: imbarazzo nel governo, imbarazzo ai vertici di tale società. Imbarazzo? Si può imbarazzare un bambino a cui scappa una flatulenza, vorrebbe morire, scomparire, sciogliersi, dileguarsi, scappare e se nessuno lo fermasse lo vedremmo correre via dalla classe, rosso come il sole al tramonto. Eppure questo imbarazzo nelle cancellerie, nei palazzi presidenziali, nei consigli di gabinetto, nei consigli di amministrazione, nei consigli regionali, nelle giunte, nelle segreterie non l’ho mai visto. E altro che flatulenze si sono fatte. Si uccidono erroneamente in pseudo conflitti civili inermi per errore e subito imbarazzi delle ambasciate. Si condannano innocenti e dopo anni di detenzione, imbarazzo nella Procura. Si fanno fallire intere famiglie con titoli tossici ed imbarazzo nei C. d. A. delle Banche. Avete voi mai visto un politico, diventare rosso? Un manager, un capo di stato maggiore, un ambasciatore?
Eppure i fatti, le cose sono apparse, si sono manifestate nella loro pienezza. L’unico rammarico che abbiamo e che quando leggiamo i giornali o qualsiasi altro media non ne troviamo spesso traccia anche se nell’aria sentiamo un forte odore.